sabato 17 marzo 2018

Il nostro articolo a "cronisti in classe"!





IL COMUNE di Assago è attraversato da un bus urbano, la 353, che dovrebbe garantire ai cittadini un servizio efficiente tra le varie zone del paese, collegandolo inoltre con la metropolitana. Ma le cose stanno proprio così In redazione ci siamo posti questa domanda, considerando la qualità dell'offerta (percorso, orari, puntualità) e il costo del biglietto: 1,30 euro. Perciò, a pochi giorni dalla pausa natalizia, abbiamo obliterato all'apposita macchinetta ed è iniziato il nostro viaggio sulla 353, che ci ha riservato non poche sorprese. L'AUTOBUS è arrivato con cinque minuti di anticipo rispetto all'orario segnalato: come avevamo letto su alcuni post nel gruppo Facebook «Sei di Assago se», sembra che questa sia una caratteristica tipica della 353, che inevitabilmente lascia a terra qualcuno! Abbiamo quindi rilevato alcune incongruenze nel percorso, dato che il mezzo passa per il quartiere di nuova costruzione «Bazzana» senza però farvi ritorno: recarsi in questa zona dalla metropolitana diventa un'impresa impossibile, a causa di un senso unico che non permette all'autobus di percorrere la strada nella direzione opposta! Strano, vero Se credete che sia finita qui e che tutto sommato un paio di euro per un biglietto siano soldi ben spesi, ascoltate quanto segue: dopo una corsa spericolata tra le strade del paese (questo spiega i frequenti anticipi!), tra sballottamenti e un serio rischio di cadere (il nostro pensiero va alle persone anziane e con difficoltà motorie), decidiamo di scendere e dare un'occhiata alle fermate di via Matteotti: molte pensiline sono danneggiate, o addirittura non presenti, il che comporta disagio quando si attende il bus sotto la pioggia. Per tutti questi motivi l'autobus che abbiamo preso era quasi completamente vuoto: la gente preferisce spostarsi con l'automobile, essendo troppo difficoltoso, una vera odissea, il tragitto sulla 353. Noi però non ci stiamo e continuiamo a credere che anche nel nostro paese si debba lavorare per favorire la mobilità sui mezzi pubblici, per salvaguardare l'ambiente e il verde che ci circonda, ma anche, perché no, fare quattro chiacchiere sul bus con tanti amici. Allora sì che varrebbe la pena di spendere i soldi del biglietto!




sabato 10 marzo 2018

A week in Bath


Bath è una ridente cittadina nella campagna del sud-ovest della Gran Bretagna.


Qui, tre docenti dell'Istituto Comprensivo "Margherita Hack", Fabiana Sarcuno, Rebecca Caruso e Katia Del Vento, hanno trascorso una settimana: dal 25 febbraio al 3 marzo 2018.


Le nostre impavide eroine non si sono recate in questa pittoresca città di origine romana per le sue terme...


E neppure per visitare altre delle sue attrazioni, come l'abbazia gotica...


La loro visita rientrava infatti nel progetto KA1 di Erasmus per docenti, al quale la scuola ha aderito dopo essersi aggiudicata questo bando di concorso!



Si tratta di un progetto estremamente interessante, che ha permesso alle tre insegnanti di studiare il sistema scolastico inglese e di visitare alcune scuole locali.

La neve e il freddo inesorabile delle settimane scorse hanno contribuito a rendere memorabile quest'esperienza!








Ecco un "assaggio" di ciò che si può trovare nelle scuole di Bath:

la biblioteca

il laboratorio di cucina

un'aula scolastica