sabato 26 settembre 2015

Il fatto e la notizia



Poiché lo scopo del giornalismo è quello di informare, esso si occupa di notizie.
Una notizia è un fatto, ma che cosa rende un fatto... notizia?
O meglio: quali caratteristiche deve avere un fatto per diventare notizia?

Deve essere straordinario (cioè fuori dall'ordinario). Modo di dire dei giornalisti: non fa notizia un cane che morde un uomo, ma un uomo che morde un cane.
➔ Deve interessare la gente... e magari, chissà, far riflettere!
➔ Un altro aspetto che spesso fa notizia è la vicinanza, quando le conseguenze di un fatto ci toccano da vicino (per esempio, lo sciopero dei mezzi o una decisione politica che ci riguarda)
➔ In molti casi tratta di personaggi noti (ebbene sì, quando vi sposerete la notizia non finirà su tutti i quotidiani, a meno che non siate figure pubbliche rilevanti!)


Sì, ma... come fa il giornalista a trovare le notizie?
Deve frequentare alcuni luoghi di particolare interesse, come per esempio:
Palazzo di Giustizia
➔ Questura, Prefettura
➔ Palazzi della politica
➔ Ospedali, commissariati
➔ Conferenze stampa
➔ Stadi e campi di allenamento (per la cronaca sportiva)
Agenzie stampa, come ANSA e REUTER. Si tratta della fonte più importante. Un lancio di agenzia è una notizia breve di poche righe, che viene inviata al giornalista. Il suo compito è quello di verificarla, approfondirla e a partire da essa realizzare un articolo.

Come potete immaginare, attraverso queste fonti, un giornalista si ritroverà “pieno zeppo” di notizie: sarebbe impossibile dedicare a ognuna di esse un articolo da pubblicare!
Che cosa si deve fare, allora? Il giornalista compie un'operazione importantissima: la selezionein base ai criteri citati prima, per cui un fatto può “fare notizia”.

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