"L'eco del corridoio" è il blog curato dai ragazzi della scuola media di Assago nell'ambito del laboratorio "Giornalino blog".
martedì 22 marzo 2016
18 marzo: Gita in biblioteca!
Venerdì 18 marzo i ragazzi del laboratorio Bookreporter, meglio conosciuto come "giornalino-blog", si sono recati presso la biblioteca di Assago, per cimentarsi in un laboratorio intitolato... "Dal diario al blog", tenuto da Anna, la nostra bravissima bibliotecaria!
Tutto ciò mentre a scuola, le tartarughe e le anatre festeggiavano l'imminente arrivo della primavera...
mercoledì 9 marzo 2016
Scrivere è libertà!
Il film chiamato “Freedom
Writers” mi ha colpito molto perché parla della diversità del colore della
pelle nera di dei ragazzi di 15 anni che non hanno avuto un passato istruttivo
e per non mettersi nei guai vengono obbligati a frequentare una scuola di nome
“ Wilson” che un tempo era anche di alto livello che dovrebbe insegnare loro qualcosa, ma non è così finche
una nuova insegnante di nome Gruell arriva nella loro scuola non sapendo cosa
l’aspettasse. Da quel giorno la vita della Gruell e quella degli studenti non
fu più la stessa .La prof facendoli sentire importanti e responsabili
facendogli leggere il diario di “Anna Frank” e cercando di fargli capire che
non sono stati gli unici ad avere una vita difficile gli fa venire la speranza
di poter farcela anche loro. E così riusciranno ad essere promossi e a
dimenticare tutti loro problemi e a ricominciare una nuova vita più felice.
Sonia P.
Il fil è tratto da un libro,che a sua volta è tratto
da la storia vera.
La storia vera si svolge nei anni 90° vicino a Los
Angeles, in un liceo di nome wilson.
I personaggi di questo film sono adoloscenti in fondo
alla piramide della società,essi scontrano tra gang e la maggior parte di loro
ha visto morire tanti loro amici.
A me è piaciuto il film perché , evidenzia il razzismo
e la discriminazione dei neri.
La signora Gruwel cerca di aiutare questi ragazzi con
la scrittura e la sincerità.
Il personaggio che mi è piaciuto di più è EVA , che
era indecisa di testimoniare un omicidio (L’omicidio lo ha commesso un suo
amico)che ha visto con i suoi occhi;ma dopo si è decisa e ha testimoniato.
Filippo F.
Il film intitolato “THE
FREEDOM WRITERS” parla di un insegnante nuova che si chiama Gruell ben presto
capisce che oltre ad insegnare materie scolastiche deve seguire la classe che è
più interessata a farsi guerra fra gang che a studiare.
Dedica molto tempo a
spiegare a questi ragazzi i veri valori
della vita consigliando loro di scrivere in un diario tutto ciò che vogliono:
sentimenti, rabbia, dolore, emozioni ecc.
Un giorno Gruell riesce a
far leggere il diario di Hanna Frank ai ragazzi , cosa che a loro piace molto
perché capirono che la situazione di Hanna Frank era uguale alla vita dei
ragazzi: ella aveva paura di uscire di casa, paura di essere tradita dalla
persona che la nascondeva…
Cosi Gruell organizza una
sorpresa per loro:far venire la persona che aveva nascosto Hanna Frank e fargli
raccontare tutte le cose che aveva fatto con Hanna.
Ben presto i ragazzi
consideravano quella anziana signora il loro punto di riferimento , il loro
eroe.
Purtroppo però il tempo
dedicato alla sua classe l’allontana dal marito che un giorno se ne va.
Il lavoro risulterà davvero
difficile perché la sua classe si scontra quotidianamente con un’altra gang
della scuola e proprio durante uno scontro accidentalmente muore un ragazzo.
L’episodio drammatico
sveglia gli animi dei ragazzi, soprattutto quello di Eva che, chiamata durante
un processo dirà la verità “tradendo” la sua gang.
Il risultato sarà un libro
scritto da questi ragazzi che descrivono la loro vita passata in una gang , il
titolo è “the freedom writers diary”da cui il nome del film.
Laura S.
Il film Freedom Writes fa pensare molto alle
emozioni e al modo di sfogarsi leggendo e scrivendo. Il personaggio più bello
secondo me è stata la Gruell , perché ha cercato di trasmettere la passione
della lettura e della scrittura ai ragazzi. Questo film tratta molto delle
diversità ,infatti, una ragazza di colore nero dalla classe di livello alto
(lei è molto brava a scuola) si è fatta spostare in una classe di livello
minore ( quella in cui insegna la Gruell ) , perché non si trovava bene con i
ragazzi dalla carnagione bianca. Nella classe in cui insegna la Gruell c’è un
ragazzo con la carnagione bianca che non si sente a suo agio; come la ragazza
nera nell’altra classe.
Eva è una ragazza ribelle che all’inizio odia una cinesina ,ma ,poi, quando
scoprono di avere lo stesso colore dello smalto sulle unghie ,diventano
amiche.
Il marito della Gruell è geloso , perché dice che lei sta più tempo con
i ragazzi che con lui e così la lascia. In quel momento di sconforto è il padre
a consolarla .
La preside della scuola si chiama Margaret ed è contro la Gruell. Infatti
quando i ragazzi cercano di fare venire la signora che aveva ospitato Anna
Frank lei fa di tutto per impedirglielo
Questo
film è molto bello ,perché fa riflettere molto sul razzismo. I valori sono:
·
La libertà
·
La fratellanza
·
La giustizia
·
No al razzismo
Marta P.
Il
film è stato molto interessante perché parla di un argomento molto diffuso in
questi tempi, il razzismo. Il libro da cui è stato tratto il film, che è uscito
nel 1999, affronta anche le paure generate dal pregiudizio come, ad esempio, la
scena in cui un afroamericano non parla ad un cinese solo per il fatto che
siano di razza diversa ed hanno
abitudini differenti nella loro vita quotidiana.
La
figura principale di questo film è la professoressa Grwell che non si tira
indietro davanti alle situazioni difficili. Infatti lei aiuta i ragazzi
dell’aula 203 del liceo Wilson di Long Beach. Alunni divisi anche a scuola per
la loro appartenenza a clan diversi e per questo motivo spesso coinvolti in
risse, sparatorie e rapine dovunque, persino a nelle aule. Ragazzi con
precedenti penali e che sono già stati nel carcere minorile. La professoressa
Grwell propone a loro delle iniziative come la scrittura di diari sulla loro
vita quotidiana, numerosi dibattiti e giochi di gruppo in classe. Li invita a
leggere il libro “Il Diario di Anna Fank” e, per coinvolgere ancora di più i
ragazzi, porta in biblioteca della scuola la signora che nella storia vera del
libro nascondeva nella sua soffitta la bambina ebrea. E infine, la base di
questo film, la coraggiosa insegnante riesce a far scrivere a questi
ragazzi, sui quali nemmeno la preside
avrebbe scommesso, un libro sulla loro storia…
Alla
fine tutti i ragazzi riescono a finire il liceo ed essere i primi ad andare al college, demolendo il
pregiudizio e il razzismo!
Gabriele
F.
Il film narra la vicenda della coraggiosa insegnante
Gruwell a cui viene assegnato il suo primo incarico alla Woodrow Wilson High
School, dove i ragazzi sono divisi in gang.
Gruwell deve insegnare ai ragazzi peggiori e
irrecuperabili a non essere razzisti ed a non abbandonare la scuola.
Inizialmente il rapporto tra gli alunni e
l’insegnante è pessimo, ma con il passare del tempo migliora.
Successivamente i ragazzi diventano così bravi a tal
punto che scrivono un loro diario sulle proprie esperienze personali e lo fanno
leggere alla signora Gruwell.
L’insegnante decide poi di far leggere ai suoi
studenti il Diaro di Anna Frank poiché la storia narrata può essere simile alla
loro in quanto racconta di guerre razziali tra paesi e persone.
I ragazzi apprezzano molto il libro, quindi
l’insegnante decide di far incontrar loro
con Miep Gies, la donna che aveva nascosto Anna Frank.
Nel mentre il rapporto tra l’insegnante e suo marito
degrada in quanto il marito era geloso che la moglie passasse troppo tempo con
i ragazzi.
Alla fine del biennio passato con i ragazzi il
rapporto migliora sempre più tanto che ragazzi vogliono passare anche il terzo
anno con lei.
Dopo aver avuto un colloquio con la preside, viene
deciso che la signora Gruwell debba rimanere sia per il terzo sia per quarto
anno con loro.
I ragazzi soddisfatti di questa decisione passeranno
gli ultimi anni con la loro insegnante.
Margherita
L.
Il film si chiama “Freedom Writers” ,cioè scrittori di
libertà;questo film,insegna che si deve essere amici e non essere divisi solo
per colore,ma tutto il contrario,dobbiamo essere amichevoli con tutti,come
fratelli;il film è stato tratto dal libro che racconta la vera storia della Grweel
e dei suoi allievi a Long Beach.
La Grwell è stata molto coraggiosa a educare bene gli
allievi della classe 203 del liceo della W ilson, che prima erano divisi tra
clan,poi sono stati insieme.
Il marito della Grwell è stato uno sciocco a non
aiutare sua moglie con gli allievi e ad andarsene.
Mi è piaciuto molto quando è arrivata la signora che
ha nascosto Anna Frank e quando ha detto ai ragazzi che loro erano dei veri
eroi.
La preside non voleva aiutare questi ragazzi a
migliorare,perché pensava che ogni sforzo
loro dedicato fosse inutile;è stata bella la parte di quando la ragazza
spagnola che era testimone di un omicidio ed ha confessato che era stato il suo
amico a sparare al signore del negozio;questo ci insegna che si deve sempre
dire la verità e non mentire per proteggere il proprio amico,bisogna affrontare
le proprie conseguenze.
Il film ,insegna anche qual è l’importanza della
scrittura,cioè:
· Esprimere i propri sentimenti
· Per riscattarsi
· Per essere liberi
Forse qualcuno di voi non avrà visto questo film,ma
spero che tutto
questo che ho scritto vi sia chiaro,
tanti saluti
Antonio G.
mercoledì 2 marzo 2016
Le cinque W, il LEAD e il titolo
Tanto per cominciare, parliamo delle “cinque W”. Per la precisione si tratta di cinque parole che cominciano con la “W”, e una con la “H”.
Sono le cinque domande alle quali un articolo deve rispondere, gli elementi imprescindibili che non possono mancare in un testo informativo.
Si tratta di: What, Where, When, Why, Who, How.
Se per esempio dovete scrivere un articolo di cronaca sportiva sulla partita di calcio che si è appena conclusa durante l'ora di scienze motorie, in cui le femmine per la prima volta sono riuscite a battere i maschi, tenete presente le vostre “cinque W”.
What / Who: la vittoria delle femmine nella partita a calcio
Where: nella palestra della scuola
When: durante l'ora di scienze motorie del giovedì
Why: perché è la prima volta che le ragazze riescono ad avere la meglio sui maschi!
How: con un goal di Michelle su assist di Camilla
Usate la seguente scaletta per scrivere un articolo:
1) Lead (attacco), in cui solitamente sono esplicitate le “cinque W”
2) Ampliamento del testo: redigete nel dettaglio la cronaca di come si sono svolti i fatti
3) I precedenti: nel caso della partita, potrete parlare di com'erano andate le precedenti
sfide calcistiche tra maschi e femmine
4) Le testimonianze: dichiarazioni, interviste, frasi pronunciate dai protagonisti
5) La chiusura: tirate le somme della vicenda e provate a proiettarvi nel futuro... “i maschi chiederanno la rivincita?”
Soffermiamoci brevemente sul lead. Come ho già detto, l'attacco tradizionale prevede l'enunciazione delle “cinque W” (lead oggettivo), ma nel giornalismo contemporaneo sono molto
diffuse soluzioni diverse. Si può infatti partire:
➔ Da un particolare. Per esempio: “Un abbraccio lungo un sogno tra Silvia e Dinithi dopo il triplice fischio del prof. di scienze motorie...”
➔ Dall'enunciazione del fatto: “Le femmine di terza media ce l'hanno fatta. Per la prima volta in tre anni, si sono aggiudicate la partita di calcio dell'ora di scienze motorie...”
➔ Da una dichiarazione: “Ci hanno dato filo da torcere e noi abbiamo commesso degli errori” commenta secco Nicola “ma siamo comunque usciti a testa alta da questo match...”
➔ Da un interrogativo: “E se le ragazze fossero da champions?...”
➔ Da una citazione letteraria, cinematografica o comunque di grande risonanza culturale:
“Per me si va nella città dolente/ per me si va nell'etterno dolore” sembrano esclamare
gli occhi delusi di Alessandro, di rientro negli spogliatoi...”
➔ Da un commento del giornalista: “Una vittoria indiscutibilmente meritata, anche se quel goal annullato ad Alex sullo zero a zero avrebbe cambiato le sorti della gara...”
Ora cambiamo argomento e pensiamo al titolo. Esso ha una funzione molto importante perché
deve riassumere il senso dell'articolo. I titoli possono essere:
➔ Enunciativi (dicono il fatto così com'è): 1-0, MASCHI BATTUTI
➔ Valutativi (esprimono una posizione sul fatto): FEMMINE, ED E' TRIONFO STORICO
➔ Dialogici (prevedono un “virgolettato”): MARTINA: “ABBIAMO IL CALCIO NEL SANGUE!”
➔ Ironici o metaforici: MICHELLE, CHE SBERLA! … UNDICI LEONESSE
Badate bene a queste regole per il titolo:
➔ usate poche parole (al massimo cinque)
➔ non mettete mai il punto fermo dopo il titolo
➔ evitare i due punti (:) e i puntini di sospensione (...)
➔ evitare le ripetizioni
Sono le cinque domande alle quali un articolo deve rispondere, gli elementi imprescindibili che non possono mancare in un testo informativo.
Si tratta di: What, Where, When, Why, Who, How.
Se per esempio dovete scrivere un articolo di cronaca sportiva sulla partita di calcio che si è appena conclusa durante l'ora di scienze motorie, in cui le femmine per la prima volta sono riuscite a battere i maschi, tenete presente le vostre “cinque W”.
What / Who: la vittoria delle femmine nella partita a calcio
Where: nella palestra della scuola
When: durante l'ora di scienze motorie del giovedì
Why: perché è la prima volta che le ragazze riescono ad avere la meglio sui maschi!
How: con un goal di Michelle su assist di Camilla
Usate la seguente scaletta per scrivere un articolo:
1) Lead (attacco), in cui solitamente sono esplicitate le “cinque W”
2) Ampliamento del testo: redigete nel dettaglio la cronaca di come si sono svolti i fatti
3) I precedenti: nel caso della partita, potrete parlare di com'erano andate le precedenti
sfide calcistiche tra maschi e femmine
4) Le testimonianze: dichiarazioni, interviste, frasi pronunciate dai protagonisti
5) La chiusura: tirate le somme della vicenda e provate a proiettarvi nel futuro... “i maschi chiederanno la rivincita?”
Soffermiamoci brevemente sul lead. Come ho già detto, l'attacco tradizionale prevede l'enunciazione delle “cinque W” (lead oggettivo), ma nel giornalismo contemporaneo sono molto
diffuse soluzioni diverse. Si può infatti partire:
➔ Da un particolare. Per esempio: “Un abbraccio lungo un sogno tra Silvia e Dinithi dopo il triplice fischio del prof. di scienze motorie...”
➔ Dall'enunciazione del fatto: “Le femmine di terza media ce l'hanno fatta. Per la prima volta in tre anni, si sono aggiudicate la partita di calcio dell'ora di scienze motorie...”
➔ Da una dichiarazione: “Ci hanno dato filo da torcere e noi abbiamo commesso degli errori” commenta secco Nicola “ma siamo comunque usciti a testa alta da questo match...”
➔ Da un interrogativo: “E se le ragazze fossero da champions?...”
➔ Da una citazione letteraria, cinematografica o comunque di grande risonanza culturale:
“Per me si va nella città dolente/ per me si va nell'etterno dolore” sembrano esclamare
gli occhi delusi di Alessandro, di rientro negli spogliatoi...”
➔ Da un commento del giornalista: “Una vittoria indiscutibilmente meritata, anche se quel goal annullato ad Alex sullo zero a zero avrebbe cambiato le sorti della gara...”
Ora cambiamo argomento e pensiamo al titolo. Esso ha una funzione molto importante perché
deve riassumere il senso dell'articolo. I titoli possono essere:
➔ Enunciativi (dicono il fatto così com'è): 1-0, MASCHI BATTUTI
➔ Valutativi (esprimono una posizione sul fatto): FEMMINE, ED E' TRIONFO STORICO
➔ Dialogici (prevedono un “virgolettato”): MARTINA: “ABBIAMO IL CALCIO NEL SANGUE!”
➔ Ironici o metaforici: MICHELLE, CHE SBERLA! … UNDICI LEONESSE
Badate bene a queste regole per il titolo:
➔ usate poche parole (al massimo cinque)
➔ non mettete mai il punto fermo dopo il titolo
➔ evitare i due punti (:) e i puntini di sospensione (...)
➔ evitare le ripetizioni
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