Soffermiamoci brevemente sul lead. Come ho già detto, l'attacco tradizionale prevede l'enunciazione delle “cinque W” (lead oggettivo), ma nel giornalismo contemporaneo sono molto
diffuse soluzioni diverse. Si può infatti partire:
➔ Da un particolare. Per esempio: “Un abbraccio lungo un sogno tra Silvia e Dinithi dopo il triplice fischio della prof. di scienze motorie...”
➔ Dall'enunciazione del fatto: “Le femmine di terza media ce l'hanno fatta. Per la prima volta in tre anni, si sono aggiudicate la partita di calcio dell'ora di scienze motorie...”
➔ Da una dichiarazione: “Ci hanno dato filo da torcere e noi abbiamo commesso degli errori” commenta secco Nicola “ma siamo comunque usciti a testa alta da questo match...”
➔ Da un interrogativo: “E se le ragazze fossero da champions?...”
➔ Da una citazione letteraria, cinematografica o comunque di grande risonanza culturale: “Per me si va nella città dolente/ per me si va nell'etterno dolore” sembrano esclamare gli occhi delusi di Alessandro, di rientro negli spogliatoi...”
➔ Da un commento del giornalista: “Una vittoria indiscutibilmente meritata, anche se quel goal annullato ad Alex sullo zero a zero avrebbe cambiato le sorti della gara...”
Ora cambiamo argomento e pensiamo al titolo. Esso ha una funzione molto importante perché deve riassumere il senso dell'articolo. I titoli possono essere:
➔ Enunciativi (dicono il fatto così com'è): 1-0, MASCHI BATTUTI
➔ Valutativi (esprimono una posizione sul fatto): FEMMINE, ED E' TRIONFO STORICO
➔ Dialogici (prevedono un “virgolettato”): MARTINA: “ABBIAMO IL CALCIO NEL SANGUE!”
➔ Ironici o metaforici: MICHELLE, CHE SBERLA! … UNDICI LEONESSE
Badate bene a queste regole per il titolo:
➔ usate poche parole (al massimo cinque)
➔ non mettete mai il punto fermo dopo il titolo
➔ evitare i due punti (:) e i puntini di sospensione (...)
➔ evitare le ripetizioni
Mettiamoci alla prova!
Scrivete un articolo usando la scaletta proposta, a partire dal seguente lancio di agenzia: “ragazza di terza media decide di cambiare scuola perché vittima di episodi di bullismo. I responsabili, individuati dall'insegnante, si dichiarano dispiaciuti per la vicenda e disposti a riparare.
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