I docenti, i bidelli e le segretarie della scuola hanno seguito un corso
sul primo soccorso e sull’uso del defibrillatore.
Negli ultimi giorni il personale scolastico è stato sottoposto a un
corso di tecniche di primo soccorso e ha imparato a usare il defibrillatore, uno
strumento pericoloso che va usato con molte attenzioni e precauzioni, essendo
dotato di un sistema elettrico in grado di dare la scossa.
Il corso è stato effettuato nei giorni del 16 e del 23 novembre con la
partecipazione di 50 persone. È stato
utile perché a scuola può accadere che i ragazzi svengano o si sentano male. Nella
scuola elementare, in seconda, una bambina di sette anni ha avuto un mancamento
e per soccorrerla hanno dovuto chiamare l’ambulanza.
In un altro istituto l’intervento esperto di un insegnante ha potuto
salvare un alunno. Fuori dalla scuola, ad esempio nell’ambito di associazioni
sportive, alcuni ragazzi hanno frequentato un corso salvavita scoprendo come
agire in caso di emergenza.
Abbiamo intervistato una bidella e una segretaria della scuola che hanno
partecipato al corso, per comprendere meglio che cosa hanno imparato: nel
momento in cui una persona si sente male bisogna subito controllare la
respirazione, per distinguere uno svenimento dall’ arresto cardiaco. Poi un
altro aspetto fondamentale su cui ci si deve basare è la coscienza: la persona
risponde oppure no?
Nel frattempo bisogna eseguire delle flessioni con entrambi le mani al
centro dello sterno e, dopo trenta massaggi, la respirazione bocca a bocca. Nel
frattempo si chiama l’ambulanza.
Adesso, grazie a questo corso, le scuole sono più sicure e pronte a ogni
evenienza.
Sofia C.,Anna M.,
Alessia D.B.
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